Ufficiale Casertana, torna mister Iori. Scelta giusta? Beh, l’unica possibile

Tanto tuonò che piovve. Non c’è stato nulla da salvare nell’abulica trasferta della Casertana contro l’Altamura. Quello che sarebbe dovuto essere un turno di rinascita per i falchetti, si è trasformato in un’incredibile condanna. Un ko impietoso, che non ha lasciato appello: ben due gol subiti nel primo tempo e una classifica che non si smuove con i tre punti da troppo tempo. Ogni tentativo di ripresa è stato inutile, facendo registrare ancora una volta una prestazione abulica, senza carattere e ricca di paura. Necessario stilare anzitempo i bilanci: il percorso del duo Pavanel-Zeoli dallo scorso gennaio ha fortemente deluso le aspettative, sventolando bandiera bianca contro le prime della classe seppur con gare più di impeto e confermandosi troppo arrendevoli e confusionari anche negli scontri diretti salvezza. Non si può continuare, alla ricerca dell’ultima scossa possibile, nelle ultime sette giornate di campionato rimanenti.

Il grande cambiamento arriva proprio oggi: non si può proseguire con la guida di Pavanel e arriva la notizia dell’esonero questa mattina, con le notizie dell’ex allenatore rossoblù Manuel Iori già in viaggio per Caserta. Una decisione assolutamente doverosa dato il tempo che stringe e la necessità di presenziare alla seduta di allenamento già del pomeriggio, poiché domenica si scende di nuovo in campo, al Pinto, contro il Sorrento. Gara abbordabile e assolutamente da non sbagliare ma soprattutto l’occasione perfetta per dimostrare che un repentino cambio di marcia ci può essere e anche velocemente, tranquillizzando i tifosi nella possibilità della salvezza diretta, dopo settimane amare e desolanti.

La scorsa stagione culminata con il percorso play-off è ormai un lontano ricordo. Lungi fare bilanci anzitempo ma la domanda ricorrente che proviene da tutta Italia è ormai sempre la stessa: cosa è successo in questi mesi per cambiare in maniera così repentina le sorti di un club? Una prima risposta in attesa dei verdetti però la possiamo dare: nuovamente la mancanza di continuità. Che sia la guida tecnica, lo zoccolo duro dei calciatori più talentuosi e d’esperienza ma è impossibile disfare completamente la rosa e lo staff ogni fine campionato, dovendo ricominciare tutto con presupposti completamente diversi. Bisogna ripartire da fondamenta solide, imparando le lezioni che la vita e il campo offrono. E questo finale di stagione? Un vecchio adagio recita: “solo i coraggiosi”. Che siano tutte finali con ogni elemento che possa servire per conquistare il proprio obiettivo: la maglia sudata, la sete di vittoria, la garra, l’onore, il carattere, la speranza. La città di Caserta, la storia e i tifosi, quelli veri, meritano assolutamente una Casertana ambiziosa e che possa ripartire ancora dalla serie C.

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