Sfumati Iori, Guidi e Tomei, la Casertana punta dritto su Bertotto del Giugliano. Tra mercoledì e giovedì il nodo dovrebbe essere definitivamente sciolto. In settimana appuntamento dal Notaio per la costruzione del nuovo stadio
Sono ore frenetiche quelle vissute in casa rossoblù: il ritorno alla base del diesse Degli Esposti, in città già da qualche settimana, che attendeva solo la conferma da parte della società, è servita da apripista ai prossimi ed imminenti appuntamenti. La scelta dell’allenatore, ad esempio. Ma non solo. Si attende anche che si ratifichi la suddivisione delle quote per la costruzione del nuovo Pinto.

La panchina
Chiuso il rapporto con il tecnico della salvezza, Iori, sembrava ben avviata la trattativa con l’ex Guidi ma, un altro anno di contratto con il Milan Primavera, ha sbarrato la strada al suo ritorno all’ombra della Reggia. Ecco allora spuntare il nome di Valerio Bertotto, il cui contratto con il Giugliano è in scadenza il 30 giugno 2026 e c’è bisogno, quindi, della risoluzione consensuale. Poi le voci insistenti di un imminente arrivo dell’ex Picerno, Francesco Tomei, libero da vincoli con la società potentina, ma accasatosi nelle scorse ora ad Ascoli. E ancora il nome di Bertotto, che sembra prendere sempre maggiore consistenza anche se il Giugliano oppone qualche resistenza. Quella della scelta dell’allenatore piemontese, ex bandiera dell’Udinese, apparirebbe la strada giusta per una Casertana che dovrà, secondo i piani del patron D’Agostino, veleggiare stabilmente nelle zone altre della classifica Da due anni a Giugliano, Bertotto ha sempre centrato i play off con i Tigrotti napoletani, presentando una squadra in campo ben allineata con i suoi dettami di gioco. Una garanzia, dunque, ma non è detto che il matrimonio si faccia.

L’atto notarile
Archiviata la tempesta scoppiata come un fulmine a ciel sereno di qualche settimana fa tra il presidente D’Agostino e l’imprenditore di Aurora Immobiliare Ciuffarella, la settimana che va a cominciare sembrerebbe quella decisiva per mettere nero su bianco con la sottoscrizione delle quote, dopo l’ulteriore rinvio di dieci giorni fa. Alla Conpat di Diana andrà il 66%, il 19% alla Casertana e la restante parte suddivisa tra Aurora Immobiliare di Ciuffarella (che prima ne deteneva la maggioranza poi ceduta a Conpat) e Consorzio Stabile Santa Rita. Dunque l’aspetto legale sembra essere finalmente ad una svolta definitiva. Poi bisognerà scogliere altri nodi, vedi la costruzione della stradina da realizzare dietro la curva nord che dovrà intersecare il recinto del PalaPiccolo per poi immettersi nell’antistadio del Pinto; il trasloco del Circolo del Tennis in zona ex Saint Gobain (di fronte al PalaVignola) per un valore complessivo di un milione di euro e, non ultimi, i calcoli infrastrutturali del Genio Civile che potranno finalmente dare il via al progetto. Solo allora si potrà guardare con fiducia all’apertura del cantiere e, dunque, all’inizio dei lavori.

Il legame
Intanto nelle scorse ore c’è stato la riconferma di Umberto Galletta in rossoblù. Dopo quasi un anno di stop dovuto ad un grave infortunio al ginocchio rimediato ad inizio stagione in quel di Picerno (due reti in cinque partite tra campionato e Coppa Italia), la giovane promessa ha firmato il suo primo contratto da professionista che lo lega alla Casertana fino al 2028. Attaccante, classe 2005 è uno dei calciatori più in vista in essere al sodalizio di Terra di Lavoro. Attenzionato da squadre anche di categorie superiore, il ragazzo ha però preferito legare la sua giovane carriera calcistica per altri tre anni alla Casertana: “Questi colori – ha dichiarato – sono la mia casa. Ringrazio il presidente D’Agostino che ha sempre creduto in me”. Un attestato di stima e legame affettivo, va detto, non più comuni in questo mondo.