Buona la prima edizione. Il presidente della BOZ Bonagura: “Un’impresa, grazie a chi ha collaborato”

“Si chiude un capitolo che, fin dall’inizio, ho vissuto come un’impresa: una sfida accolta con coraggio e portata avanti con passione. Oggi, guardando indietro a questi giorni intensi, provo una gratitudine profonda verso chi ha creduto in questo sogno, verso il pubblico che ha partecipato alle proiezioni, verso gli artisti che hanno condiviso le loro opere con noi. Questa prima edizione è stata un esperimento audace, un viaggio nel quale abbiamo messo il cuore, e speriamo di aver lasciato lo stesso entusiasmo in chi l’ha vissuta con noi. Ma non ci fermiamo qui: da subito inizieremo a lavorare alla prossima edizione, perché ciò che abbiamo imparato sarà la base per un festival ancora più ricco e indimenticabile”. Con queste parole, cariche di emozione, Antonio Bonagura, presidente di BOZ – Produzioni Artistiche APS, ha salutato la platea al termine della prima edizione del Ruviano International Film Festival, manifestazione nata per dare voce al cinema indipendente e celebrare il potere narrativo delle immagini in movimento.
Per tre giorni, Ruviano – gioiello nascosto nella provincia di Caserta – si è trasformato in un vibrante crocevia di creatività. Le sue strade antiche e le sue piazze silenziose hanno trovato nuova vita grazie a proiezioni, incontri e performance che hanno mescolato arte, territorio e comunità. Il festival ha saputo coniugare momenti di approfondimento culturale con occasioni di intrattenimento, creando un dialogo continuo tra esperti del settore, giovani autori e semplici appassionati. Il legame tra Ruviano e il cinema si è rivelato un filo rosso capace di unire passato e presente. Qui, nel 1955, le telecamere di Mario Camerini avevano immortalato Sophia Loren e Marcello Mastroianni per alcune scene de “La Bella Mugnaia”. Settant’anni dopo, quelle stesse location hanno fatto da cornice a storie nuove e visioni contemporanee, dimostrando come un piccolo borgo possa trasformarsi in un set senza tempo.
L’eco del festival ha varcato confini inaspettati, con una partecipazione che ha superato ogni previsione. Oltre novanta opere hanno raggiunto la selezione ufficiale, provenienti non solo dall’Italia ma da numerosi paesi stranieri, a testimonianza di un respiro veramente internazionale. Al successo hanno contribuito importanti collaborazioni con il mondo accademico, in particolare con le Università Federico II, Vanvitelli e Parthenope, che hanno arricchito il programma con contributi di alto profilo culturale. Collaborazioni prestigiose e non solo, giuria d’eccezione, visite teatralizzate, trekking, masterclass con esperti del settore. “Nessun festival potrebbe esistere senza una comunità che lo sostiene” – aggiunge Bonagura – “Per questo il nostro primo grazie va ai cittadini di Ruviano, che hanno abbracciato questo progetto con calore e generosità. Un ringraziamento altrettanto sentito va alle istituzioni, ai partner, agli sponsor e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile questa magia. Ci avete regalato emozioni che ci accompagneranno a lungo e che saranno il fondamento per le edizioni a venire”. Con queste parole di speranza e riconoscenza si chiude una prima edizione che ha già tutte le caratteristiche per diventare un appuntamento fisso nel panorama culturale, non solo campano ma nazionale, dimostrando come la forza delle idee possa ridare luce a territori ricchi di storia e potenzialità.