Una tre giorni con focus sul tema del restauro nelle sue diverse accezioni

Mercoledì 14 maggio e giovedì 15 maggio 2025 la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento sarà presente nell’ampio spazio istituzionale del Ministero della Cultura alla XXX edizione della manifestazione “Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese” che si svolgerà a Ferrara fino al 16 maggio nel quartiere fieristico.
Una tre giorni con focus sul tema del restauro nelle sue diverse accezioni, sia di beni mobili (oggetti, opere d’arte, documenti d’archivio e librari, audiovisivi, ecc.) che si beni immobili (edifici contemporanei e storici, monumenti, ecc.), per un confronto condiviso sui più importanti interventi di riqualificazione. I temi generali che guideranno gli approfondimenti tematici durante i singoli eventi saranno: tecnologie, innovazione digitale e intelligenza artificiale per la conservazione del patrimonio culturale, con approfondimenti sulle analisi del degrado, la ricostruzione digitale delle opere e la manutenzione programmata; materiali innovativi ed eco-sostenibili per il restauro conservativo e trattamenti a basso impatto ambientale; iniziative educative e di formazione con laboratori dimostrativi.
Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha aderito all’invito del Servizio VI dell’ex Segretariato generale, attualmente operante all’interno del Dipartimento per l’amministrazione generale e coordinato, per competenza, dal Dipartimento per le attività culturali, con una serie di approfondimenti su iniziative e progetti avviati e in programmazione, nell’ambito del più importante appuntamento nel panorama fieristico internazionale dedicato all’Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali.
Il primo giorno, il 14 maggio, a partire dalle 12.40, nel Padiglione 3 il Soprintendente Mariano Nuzzo e il funzionario architetto Amalia Gioia incontreranno i professionisti del Ministero della Cultura e del restauro, tecnici, studenti e addetti ai lavori per la presentazione dell’importante attività per il riconoscimento dell’interesse culturale per il Complesso immobiliare ex Fabbrica Olivetti di Marcianise, d’intesa con il Ministero della Cultura e con il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, delle numerose iniziative promosse dalla Sabap di Caserta e Benevento, del Real Sito di Carditello e dell’attività nel settore archeologico e architettonico per il recupero degli spazi gestiti nella Reggia di Caserta e all’ex Convento San Felice di Benevento in sinergia con le Istituzioni e gli importanti Partner nazionali come Ferrovie dello Stato. Il giorno successivo, 15 maggio, il Soprintendente Nuzzo, la storica dell’arte Paola Coniglio e la restauratrice Giulia Nanfa relazioneranno su Il Bagno Grande di San Leucio: restauri e prospettive future, descrivendo l’intervento di restauro che nel 2023 ha messo in sicurezza il “Bagno Grande” dall’imbibizione delle acque meteoriche, anche grazie all’uso di materiali ecosostenibili. Propositi futuri vedranno la Soprintendenza impegnata con un nuovo intervento mirato a migliorare le condizioni ambientali del “Bagno”, per arginare in via definitiva il degrado delle pitture murali.
Nel corso degli eventi la Soprintendenza esporrà un tricolore realizzato con le sete di San Leucio, in uso, dalle Antiche Leuciane Arte in Seta e una pannellistica esplicativa sull’ex Fabbrica Olivetti in collaborazione il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE, il quartiere fieristico di Ferrara si prepara ad accogliere delegati provenienti da molteplici Paesi esteri che confermano l’attenzione al recupero del proprio ‘cultural heritage’ e guardano all’Italia come centro di eccellenza del mondo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha dichiarato: “La tutela del patrimonio artistico, archeologico, architettonico e culturale di nostra pertinenza è una responsabilità collettiva che richiede il nostro impegno costante e sinergico, d’intesa con il Ministero della Cultura, con il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e con la Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio. La partecipazione al Salone di Ferrara restituisce alla collettività l’eredità materiale e immateriale che è assoluta protagonista delle nostre attività di tutela e di conservazione. La verifica dell’adeguatezza dei progetti e la supervisione dei lavori per la manutenzione ordinaria, straordinaria e non solo, svolti sotto l’alta sorveglianza dei funzionari, presuppongono un costante confronto tecnico; a dimostrazione dei risultati ottenuti, infatti, sono state previste successive attività di studio e di ricerca scientifica e l’entusiastica fruizione da parte del pubblico mediante l’organizzazione di esposizioni temporanee”.